Ambiti disciplinari scuola media: sopravvivere (e farli fruttare) al meglio
Diciamocelo, "ambiti disciplinari" suona come una di quelle frasi da burocrati che non si capisce mai bene cosa vogliano dire. Ma tranquilli, non serve essere dei geni della pedagogia per districarsi tra le materie della scuola media.
Parliamo di come funziona la scuola media, di cosa si studia e di come questi "ambiti" dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) aiutare i vostri figli a non uscire pazzi (e voi con loro).
Prima di tutto, sfatiamo un mito: la scuola media non è un lager, ma quasi. Scherzi a parte, è una fase di passaggio delicata, dove i ragazzi non sono più i cuccioli delle elementari, ma neanche gli adulti del liceo (anche se loro si sentono già pronti per la maturità, non cascateci).
Ed è qui che entrano in gioco gli ambiti disciplinari, ovvero il modo in cui le materie vengono raggruppate e insegnate. In teoria, dovrebbero aiutare i ragazzi a creare collegamenti tra i vari argomenti, a sviluppare un pensiero critico e a non imparare le cose a memoria come pappagalli.
In pratica, la riuscita di questa impresa dipende da mille fattori, dalla bravura degli insegnanti alla voglia di studiare dei vostri pargoli (senza dimenticare l'influenza nefasta di social media e videogiochi).
Ma non disperate, non è tutto perduto! Con un po' di impegno da parte di tutti (e qualche trucchetto che vi sveleremo più avanti), la scuola media può diventare un'esperienza formativa (quasi) piacevole.
Partiamo dalle basi: gli ambiti disciplinari principali sono solitamente tre:
- Ambito linguistico-letterario-artistico: comprende italiano, storia, geografia, arte e immagine, musica. Insomma, tutto ciò che serve per diventare dei piccoli Dante in erba (o almeno per non fare brutte figure durante le interrogazioni).
- Ambito matematico-scientifico-tecnologico: matematica, scienze, tecnologia. Qui si formano le future menti brillanti che progetteranno le nostre astronavi (o che almeno saranno in grado di aiutarci con le equazioni di secondo grado).
- Ambito motorio-sportivo: educazione fisica, ovviamente. Perché un po' di movimento non fa male a nessuno, soprattutto ai ragazzi che passano ore incollati a smartphone e tablet.
L'obiettivo di questa suddivisione, almeno sulla carta, è quello di superare la frammentazione delle materie e di creare percorsi di apprendimento più organici e significativi. In parole povere, si cerca di far capire ai ragazzi che la storia non è un elenco di date da imparare a memoria, ma è collegata alla geografia, all'arte, alla letteratura. E che la matematica non è un insieme di formule astratte, ma serve a capire il mondo che ci circonda.
Facile a dirsi, difficile a farsi. I problemi, infatti, non mancano. Innanzitutto, la scarsità di ore a disposizione spesso non permette di approfondire i collegamenti tra le varie discipline. Inoltre, non tutti gli insegnanti sono disposti a mettersi in gioco e a sperimentare nuove metodologie didattiche.
Vantaggi e svantaggi degli ambiti disciplinari
Vantaggi | Svantaggi |
---|---|
Apprendimento più organico e significativo | Difficoltà nell'approfondire tutte le discipline |
Sviluppo del pensiero critico e interdisciplinare | Rischio di superficialità e confusione |
Maggiore coinvolgimento e motivazione degli studenti | Necessità di un'adeguata formazione degli insegnanti |
E qui veniamo a noi, genitori. Cosa possiamo fare per aiutare i nostri figli a districarsi in questa giungla di ambiti, discipline e insegnanti? Ecco qualche consiglio pratico:
- Non fate i vaghi: informatevi sul piano dell'offerta formativa della scuola e cercate di capire come funzionano gli ambiti disciplinari.
- Siate presenti: partecipate alle riunioni con gli insegnanti, leggete le circolari (lo so, sono noiose, ma a volte contengono informazioni utili), seguite i progressi dei vostri figli.
- Incoraggiate la curiosità: stimolate i ragazzi a fare domande, a cercare collegamenti tra le varie materie, a non accontentarsi di risposte superficiali.
- Non siate troppo severi (né troppo permissivi): la scuola media è un momento di passaggio delicato, cercate di trovare un equilibrio tra il sostegno e la libertà.
- Evitate di fare i compiti al posto loro: so che la tentazione è forte, ma resistere! Aiutarli va bene, sostituirsi a loro no.
Insomma, la scuola media è un po' come un campo minato: per uscirne indenni ci vuole fortuna, pazienza e un pizzico di astuzia. Ma con un po' di impegno da parte di tutti, può diventare un'esperienza formativa e persino divertente. O quasi.
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